Natalia Kahl Bavastro
(Natalija Kahl)
Giunta da Roma a Milano verso la fine degli anni Venti, nel marzo del 1929 e nel maggio del 1930 espone alla Galleria Bardi, ottenendo gli apprezzamenti della critica
Una giovane pittrice turca, Natalie Kahl, […] presenta i suoi dipinti ispirati specialmente dalla campagna e dai dintorni di Roma. Discepola, a Firenze, di Cesare Ciani, la sua tecnica impressionistica è corretta e, spesso, efficace, anche in un sobrio autoritratto. (R. Viviani, Mostre d’arte milanesi, in “Il Giornale dell’Arte”, 17 marzo 1929)
… Nella medesima Galleria Bardi espone Natalie Kahl, una giovane russa allevata però alla scuola di Cesare Ciani e del francese Jean Goulden. I suoi piccoli paesaggi, più che le sue figure, contengono i segni del suo temperamento acceso e cordiale (C. Carrà, Esposizioni milanesi. Spiritualismo plastico, in “L’Ambrosiano”, 18 marzo 1929)
Nel marzo del 1933 la galleria Casa d’Artisti le dedica una mostra personale e nel giugno di quello stesso anno la invita ad una collettiva di dipinti, sculture e acqueforti, dove espongono anche i coniugi Zueff. Torna a Casa d’Artisti per due personali nel febbraio e nel dicembre 1935.
Nel 1935 la Kahl diviene socia della Permanente di Milano e partecipa come espositore a diverse mostre sociali, insieme ad altri artisti quali Gregorio Sciltian e Lilja Slutskaja. Dalle rubriche delle mostre alla Permanente risulta che alcuni dei quadri esposti dalla Kahl in questi anni vengono acquistati da collezionisti milanesi.
Con una lettera del 13 giugno del 1939, la Kahl comunica al segretario della Permanente Remo Taccani l’intenzione di dimettersi da socio, giustificandosi con una “crisi di rivalutazione di certi valori”:
“Non ho quadri da presentare. Non ho speranza, per ora, di farne di tali da desiderare di presentarli. Lavoro molto ma non in pittura “d’esposizione”. Perciò scusatemi, non ve l’abbiate a male a cancellarmi dalle onorate liste di soci più equilibrati e meno soggetti a crisi morali e artistiche”. (Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, Milano, Archivio del Museo)
La separazione della Kahl dalla Permanente coincide con l’inizio di una nuova fortunata attività come narratrice e traduttrice dal russo e dall’inglese per editori come Bocca, Mondadori e Garzanti.
Scheda biografica
Nasce a Costantinopoli il 30 novembre 1899. Giunta in Italia nei primi anni Venti, soggiorna prima a Firenze, dove compie gli studi alla Calcografia, e quindi a Roma. Alla fine degli anni Venti avvia un’intensa attività espositiva a Milano, dove si trasferisce, in Viale Abruzzi 48, e dove si lega alla comunità russa locale. A partire dagli anni Quaranta inizia a collaborare in qualità di traduttrice dall’inglese e dal russo con diversi editori milanesi. A partire dagli anni Cinquanta e poi fino al 1978, la Kahl Bavastro effettua traduzioni anche per conto dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale di Milano.
Si spegne il 28 luglio del 1991 e viene sepolta nel Campo 16 del Cimitero Maggiore di Milano.
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